Ep.4: La rabbia buona
Nov 1, 2024 - 34:12
Sea of Rage
Per quale ragione un giovane nato e cresciuto nella piana di Gioia Tauro dovrebbe decidere di restare? A fare che? Se lo chiedono in molti, e alcuni hanno trovato delle risposte. Sono persone come Roberto e Nancy, che animate da quella che chiamano "una rabbia buona", si impegnano a portare semi di cambiamento nel loro territorio. Roberto - la cui famiglia è originaria di Eranova - è volontario al Dambe So, un ostello che ospita i braccianti sfruttati di Rosarno, con i quali si allena a boxe tutte le settimane. Nancy porta nelle scuole laboratori sulla legalità, una parola difficile da apprezzare perché associata alle istituzioni assenti. E così, che in un paesaggio segnato da incuria e architetture incompiute, chi rimane può limitarsi ad "ammobiliare l'inferno", oppure decidere di cercare la bellezza, e di usarla come arma di resistenza.
Mare di rabbia è una serie podcast realizzata nell’ambito del progetto WePod, cofinanziato dal programma Creative Europe della Commissione europea.
Credits
Mare di rabbia è una serie podcast co-prodotta da Chora Media e Podium Podcast. È stata realizzata nell’ambito del progetto WePod, cofinanziato dal programma. La versione italiana è scritta e raccontata da Francesca Berardi con il contributo di Anna Sergi
Concept, reporting e ricerca sul campo a Gioia Tauro e Barbate sono di Francesca Berardi, Manu Tomillo e Javi Caminero.
Il supporto redazionale è di Ilaria Ferraresi e Valeria Luzi.
La cura editoriale è di Francesca Milano e Sabrina Tinelli.
La supervisione del suono e della musica sono di Luca Micheli.
La post produzione e il montaggio sono di Mattia Liciotti.
La project Manager è Gloria Beltrami.
La producer è Martina Conte.
La executive producer è Ana Ribera.
Il coordinamento editoriale e di produzione è di Alexander Damiano Ricci di Europod.
Il coordinamento della post produzione è di Matteo Scelsa.
I fonici di presa diretta sono Francesca Berardi, Alessio Calivi, Manu Tomillo e Javi Caminero.
Il fonici di studio sono Luca Possi, Lucrezia Marcelli.
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Nel 1991 a Polistena, nel cuore della piana di Gioia Tauro, un commando armato cerca di uccidere i vertici di una famiglia criminale della zona, i fratelli Versace. La strage avviene proprio davanti al simbolo del loro potere, il palazzo Versace. Dei tre fratelli, solo uno sopravvive. Il palazzo viene così confiscato e dato in gestione alla parrocchia presidiata da don Pino Demasi, referente di Libera per la piana. Diviene un centro aperto alla comunità e un simbolo di resistenza all'ndrangheta, ma questo non fa desistere l'unico Versace rimasto dal vivere proprio lì davanti. Nel terzo episodio, tra le strade di Polistena, cerchiamo di comprendere l'organizzazione criminale che fa del controllo del territorio il suo più grande punto di forza.
Mare di rabbia è una serie podcast realizzata nell’ambito del progetto WePod, cofinanziato dal programma Creative Europe della Commissione europea.
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Nell’estate nel 1979 una donna incinta di sei mesi si corica nella pala di una ruspa per ostacolare la distruzione del paese in cui è nata e cresciuta. Quel paese - un insieme di case costruite tra uliveti, agrumeti e il mare - si chiamava Eranova e rappresentava una visione, un luogo fondato sul principio della libertà. Oggi al suo posto sorge il terminal dei container del porto di Gioia Tauro, e la gente che ci viveva è stata rilocata in villaggi satellite costruiti ad hoc, senza anima. "Solo Dio ci può vendicare" dicono oggi. In questo episodio ricostruiamo la storia del porto di Gioia Tauro, dai Moti di Reggio a Giulio Andreotti che pone la prima pietra, dando spazio ai ricordi di chi ha perso una casa e un ideale di vita in nome di un progresso che non arriverà mai.
Le fonti audio sono tratte da: ETS, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
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Mare di rabbia è una serie podcast realizzata nell’ambito del progetto WePod, cofinanziato dal programma Creative Europe della Commissione europea.
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